SVIZZERA
La regione dell'attuale Svizzera fu occupata nell'antichità dalle genti celtiche degli Elvezi a nord delle Alpi, dei Leponti, degli Insubri a sud e dei Rezi a sud-est. La Rezia fu intensamente romanizzata durante l'Impero (corrisponde grossomodo all'attuale cantone dei Grigioni). La storia della Svizzera ha inizio il 1° agosto del 1291, quando i rappresentanti delle comunità montane di Uri, Svitto e Untervaldo (detti Cantoni primitivi o Waldstätte) si riunirono sul prato del Grütli, sulle sponde del Lago dei Quattro Cantoni, e stipularono il giuramento di alleanza eterna che costituisce la nascita della Confederazione. Il Patto del Grütli (Patto Federale) costituiva una lega difensiva volta ad estromettere dalle valli gli Asburgo. A Morgarten (1315), Sempach (1386) e Näfels (1388) la fanteria confederata inflisse tre clamorose sconfitte agli Austriaci. Nel contempo nuovi cantoni aderivano alla confederazione: con l'adesione di Lucerna, Zurigo, Glarona, Zugo e Berna si costituisce la cosiddetta Confederazione degli otto cantoni. Nel corso del XV secolo gli Svizzeri assoggettano i territori di Argovia e Turgovia e ottengono l'alleanza di Ginevra, Vallese, San Gallo, Appenzello e Grigioni. Nel XVI secolo Carlo il Temerario di Borgogna è sconfitto a Grandson e Morat. Adesione di Friburgo e Soletta. Nel 1501 aderisce Basilea. Intanto Uri, con l'aiuto di Untervaldo, passa a sud delle Alpi e conquista la valle settentrionale del fiume Ticino. Nel corso del secolo si diffonde in Svizzera la Riforma Protestante introdotta da Ulrico Zwingli a Zurigo e da Giovanni Calvino a Ginevra, che diviene la "capitale" del protestantesimo. Le guerre di religione che infuriano in tutta l'Europa non risparmiano il paese (lo stesso Zwingli muore sul campo di battaglia). Berna conquista il Canton Vaud e vi diffonde il Protestantesimo. I cantoni rurali rimangono generalmente cattolici, mentre i cantoni "cittadini" accolgono la Riforma. È nel villaggio di Glarona (capoluogo dell'omonimo cantone) che viene giustiziata l'ultima strega in Europa, Anna Goeldi - siamo nel 1782. Nel 1648 con la Pace di Westfalia viene riconosciuta l'indipendenza della Svizzera dall'Impero (nello stesso trattato ottengono l'indipendenza anche i Paesi Bassi). Nel 1798 la Svizzera è invasa dalle truppe rivoluzionarie francesi e trasformata in una repubblica unitaria: la Repubblica Elvetica. Non ci sono più cantoni ma solo semplici unità amministrative, sul modello dei Départements francesi. Nel 1803 Napoleone fa tornare la Svizzera uno stato confederale tramite l'Atto di Mediazione. Da questo momento non ci sono più territori soggetti ad altri cantoni (i baliaggi); ogni cantone è messo sullo stesso piano degli altri. Nascono così i cantoni Argovia, Grigioni, San Gallo, Turgovia, Ticino, e Vaud. Finita l'era napoleonica, al Congresso di Vienna del 1815 vengono riconosciute internazionalmente le frontiere esterne della Svizzera e quelle interne tra cantoni. Le grandi potenze impongono al Paese la «neutralità armata permanente» per sottrarlo all'influenza francese. Ai 19 cantoni della Mediazione si aggiungono Neuchâtel, Vallese e Ginevra. Il Patto federale (1815-1848) restaura la confederazione di cantoni sovrani, che avevano perso la loro autonomia sotto il dominio napoleonico. Nel 1845 i cantoni conservatori-cattolici costituiscono una propria lega (Sonderbund). La Guerra del Sonderbund è rapidamente vinta dai cantoni liberali. Nel 1848 entra in vigore una nuova costituzione: la Svizzera, da confederazione di stati, diventa uno stato federale. Nel 1979 Il Canton Giura si stacca da Berna e diventa il ventiseiesimo cantone. Nel 1971 in un referendum gli elettori maschi decidono che anche le donne hanno diritto al voto a livello federale. Nel 1984 Elisabeth Kopp del Partito radicale è la prima donna eletta ministro. A livello cantonale l'ultimo cantone a adeguarsi è Appenzello Interno, che introdurrà il suffragio femminile solo nel 1990, per decisione del Tribunale federale. Nel 1986 in un plebiscito gli elettori rifiutano di entrare nelle Nazioni Unite. Nel 1992 rifiutano di partecipare all'area economica europea. In questa occasione il paese si divide tra la Romandia (Svizzera francese) favorevole a un'integrazione nell'Unione Europea e la Svizzera tedesca e italiana che vogliono mantenere la separazione culturale ed economica dagli "Europei". Si dice che la Svizzera tedesca tema la Germania e la Svizzera italiana tema l'Italia. Un accordo è invece raggiunto con le maggiori organizzazioni capitalistiche mondiali, la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale. Nel 1999 Ruth Dreifuss è la prima donna presidente. Dopo una nuova votazione popolare, questa volta con esito positivo, la Confederazione entra ufficialmente nelle Nazioni Unite il 10 settembre 2002.
Forma locale Stato
Ordinamento dello Stato
Capitale
Lingua
Moneta
Confoederatio Helvetica
Repubblica federale con democrazia diretta
Berna
Tedesco, Francese, Italiano, Romancio
Franco svizzero (diviso in 100 Centesimi)
 POSIZIONE GEOGRAFICA

273

LIBRETTI

 

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