NEW ZEALAND
L'insediamento umano in Nuova Zelanda risale a circa sette secoli fa, quando gruppi di polinesiani, probabilmente in una serie di ondate successive, vi giunsero tra il 1000 e il 1300 d.C. Nei secoli successivi, essi svilupparono una cultura propria, fino a forgiare l'attuale identità del popolo maori. La popolazione era suddivisa in sottogruppi detti hapu, a volte alleati, a volte in lotta fra loro. I primi europei a visitare l'arcipelago furono gli olandesi della spedizione guidata da Abel Tasman nel 1642. Gli europei non fecero ritorno sulle isole fino all'arrivo dell'esploratore britannico James Cook, che visitò queste terre durante il suo viaggio del 1768-71. Cook sbarcò in Nuova Zelanda nel 1769 e mappò gran parte delle coste. Dopo la spedizione di Cook, molte altre navi europee e americane sbarcarono sulle isole. Gli europei erano soliti commerciare con i nativi, cedendo cibo europeo, armi e utensili in metallo in cambio di acqua fresca e cibo locale. Inoltre, a partire dagli inizi del XIX secolo, diverse missioni cristiane si stabilirono nel paese, convertendo gran parte dei maori. Preoccupato dalle mire espansionistiche francesi e dal modo disordinato con cui i bianchi stavano colonizzando le nuove terre, il governo britannico decise di inviare in Nuova Zelanda William Hobson, al fine di reclamare la sovranità britannica e stipulare un trattato con i nativi. Fu così che dal 1788 al 1840 la Nuova Zelanda fece formalmente parte del Nuovo Galles del Sud. La vera svolta fu determinata dal Trattato di Waitangi, stipulato nella Bay of Islands il 6 febbraio 1840. Malgrado le discordie e i dubbi che ancora oggi si hanno sulle versioni in lingua maori e in inglese, tale trattato è considerato l'atto costitutivo della nazione neozelandese nonché una garanzia dei diritti dei maori. In particolare, Hobson scelse inizialmente Okiato come capitale della nuova colonia, per poi trasferirsi ad Auckland nel 1841. A partire dal 1840 consistenti ondate di coloni europei giunsero in Nuova Zelanda. I maori, inizialmente, si mostrarono desiderosi di commerciare con i bianchi (da loro chiamati pakeha) e, proprio grazie a questo tipo di attività, diverse tribù riuscirono ad arricchirsi. La situazione cominciò però a peggiorare quando, di fronte alla crescita degli insediamenti dei bianchi (stimolata dalla scoperta dell'oro, avvenuta nel 1861), i maori cominciarono a temere di perdere il controllo della loro terra. Tali contrasti portarono alle cosiddette guerre maori, combattute tra negli anni '60 e '70 dell'Ottocento e che causarono ai maori la perdita della gran parte delle loro terre. Nel 1854 venne insediato il primo parlamento neozelandese, cosa che rappresentò il primo passo verso l'autonomia del paese (tant'è che ormai, verso la fine del secolo, la Nuova Zelanda poteva dirsi completamente autonoma dalla madrepatria). Nel frattempo, nel 1863, il primo ministro Alfred Domett fece sì che la capitale venisse trasferita in una località sullo stretto di Cook, probabilmente al fine di impedire che l'Isola del Sud diventasse una colonia separata. Alcuni commissari australiani -scelti per la loro neutralità- candidarono a questo ruolo Wellington, grazie alla sua posizione centrale e al suo porto. Fu così che il parlamento vi si insediò ufficialmente nel 1865. Nel 1893 la Nuova Zelanda si distinse quale primo paese al mondo a riconoscere il diritto di voto alle donne. Sempre in quel periodo, si ebbero diverse nazionalizzazioni e l'istituzione della pensione di vecchiaia: provvedimenti, questi, che diedero alla Nuova Zelanda una delle più avanzate legislazioni sociali del tempo. Il 26 settembre 1907 la Nuova Zelanda acquisì lo status di dominion, per poi diventare completamente indipendente nel 1947, anno in cui venne ratificato lo Statuto di Westminster del 1931 (va però detto che già da molto tempo la Gran Bretagna aveva cessato di esercitare un ruolo attivo nel governo dell'ormai ex-colonia). Visti i legami con la Gran Bretagna, l'economia neozelandese sperimentò notevoli difficoltà durante la Grande Depressione. Ciò portò alla formazione del primo governo laburista, il quale optò per la creazione di un vasto welfare state e di una economia orientata al protezionismo. Va inoltre aggiunto che la Nuova Zelanda, vista la forte impronta lasciata dai coloni europei, si dimostrò sempre un membro fedele dell'Impero britannico. Contingenti neozelandesi combatterono durante la seconda guerra boera e durante le due guerre mondiali; il governo neozelandese, infine, appoggiò quello britannico durante la crisi di Suez. In particolare, la partecipazione alla prima guerra mondiale valse al paese il mandato sulle Samoa occidentali e su Nauru. La Nuova Zelanda partecipò, inoltre, alla Guerra di Corea del 1950-1953, tra le forze ONU ed entrò, nel 1955, nell'Organizzazione del Sud-Est Asiatico. Nel 1961, vennero accolte le richieste di indipendenza delle isole Samoa occidentali. Nel 1965 le truppe neozelandesi furono inviate in appoggio al governo del Vietnam del sud, durante la Guerra del Vietnam. Da punto di vista economico, il periodo successivo alla seconda guerra mondiale fu di grande prosperità per la Nuova Zelanda; proprio in quel momento, tuttavia, cominciarono a manifestarsi alcune pressanti questioni sociali. In primo luogo, i maori inziarono a trasferirsi nelle città in cerca di occupazione. Nel frattempo, gli stessi maori cominciarono a sperimentare un risveglio della loro cultura e a protestare sostenendo il mancato rispetto del Trattato di Waitangi. Nel 1975 si istituì un tribunale per indagare sulle presunte infrazioni del trattato. Nel frattempo i tradizionali legami economici con la Gran Bretagna cominciarono ad allentarsi a causa dell'ingresso di quest'ultima nella Comunità Economica Europea. Numerosi cambiamenti economici e sociali si verificarono nel corso degli anni '80 durante il quarto governo laburista della storia del paese, soprattutto grazie all'allora ministro delle Finanze Roger Douglas (tant'è che solitamente le trasformazioni di quel periodo sono note come "Rogernomics").
Forma locale Stato
Ordinamento dello Stato
Capitale
Lingua
Moneta
New Zealand
Monarchia parlamentare
Wellington
Inglese, Maori
Dollaro neozelandese (diviso in 100 Cent)
 POSIZIONE GEOGRAFICA

472

LIBRETTI

 

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